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Quale Kakebo scegliere? Scopri qual è il migliore in circolazione

Sì ok, lo ammetto… Anche io traccio entrate ed uscite con un’applicazione. Devo però confessarvi che dopo aver sentito parlare del Kakebo ho deciso di acquistarne subito una copia perché ho sempre amato scrivere con carta e penna! Problema: quale Kakebo scegliere? Amazon ne propone molti quindi ho dovuto chiedere una mano a Google per capire quale fosse il migliore Kakebo in circolazione… E che cos’ho scoperto?! Che su Internet non ci sono articoli per aiutarci a capire quale Kakebo scegliere! Questo è gran problema. Che fare quindi? Solitamente una persona normale potrebbe chiedere un po’ in giro. Magari una domanda in un gruppo Facebook o in qualche forum. Io no! Ho comprato i 3 Kakebo più gettonati e ho pensato bene di fare un bel confronto per me e per voi 😉

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Una veloce introduzione

Se state leggendo queste righe, sicuramente saprete già che cos’è un Kakebo e volete solo sapere quale Kakebo scegliere. Se così non fosse, cercherò di spiegarvelo in poche righe.

Il Kakebo è il libro dei conti di casa giapponese inventato da Motoko Hani nel 1904. È uno strumento che facilita la gestione dell’economia domestica aiutandoci a risparmiare e allo stesso tempo aiuta a migliorare il nostro stile di vita fornendoci molti spunti di riflessione.

Il Kakebo consente di prendere il controllo delle nostre spese mantenendole ordinate in 4 diverse categorie:

All’inizio di ogni mese si sottraggono le uscite fisse dalle entrate. Il risultato ottenuto rappresenta il budget a nostra disposizione per tutte le spese mensili variabili. A fine mese va poi effettuato un consuntivo mensile valutando quali sono le categorie di spesa che necessitano di qualche aggiustamento e si riflette su possibili cambiamenti nelle nostre abitudini economiche.

Nelle varie edizioni si parla di un potenziale risparmio del 30% ma ovviamente questo dipende dall’impegno di chi lo utilizza.

È sicuramente un mezzo rivoluzionario perché ci riporta indietro all’ormai dimenticata azione di scrivere con una penna vera su una pagina vera! Quest’azione ci rende più intenzionali nei confronti del nostro modo di gestire i soldi e credetemi, in un periodo in cui le applicazioni hanno automatizzato tutto, non può che farci bene un bel passo indietro.

Quali sono i partecipanti alla sfida “Quale Kakebo scegliere”?

Qui di seguito le edizioni analizzate per capire quale Kakebo scegliere:

Il Kakebo di Demetra

Il Kakebo di Altreconomia

Il Kakebo di Vallardi

Il Kakebo di Demetra

L’agenda dei conti di casa per risparmiare e gestire le tue spese senza stress.

Dimensioni: circa A5;
Peso: 356gr (è il più pesante);
Stile grafico: semplice;
Spazio: non è il Kakebo più spazioso ma è sicuramente il più comodo da compilare perché l’impaginazione ci mette a disposizione parecchio spazio per scrivere;
Perpetuo: Sì (si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno);
Prezzo Amazon: 10,20€ (il prezzo potrebbe variare);

Manuale d’uso

Il manuale del Kakebo Demetra è chiaro e fornisce le risposte ai dubbi più comuni che potrebbero farci tentennare in fase di compilazione. Ad esempio: viene specificato come dobbiamo comportarci se una settimana capita a cavallo di due mesi oppure come gestire le entrate dei lavoratori autonomi.

Consigli e idee

Questa sezione fornisce molti consigli dedicati al organizzazione, al risparmio e alla motivazione necessari per migliorare la nostra gestione finanziaria.

Inizio mese e consuntivo mensile

La sezione all’inizio di ogni mese.

Il Kakebo Demetra è un puro libro dei conti di casa e non lascia spazio ad alcuna distrazione. All’inizio del mese sono presenti i calcoli da effettuare per capire quale sarà il budget a nostra disposizione e l’obiettivo di risparmio mensile. A fine mese, invece, possiamo trovare sezioni di calcolo dedicate all’analisi delle uscite mensili. In aggiunta ai vari calcoli non mancano mai le domande giuste per aiutarci a riflettere sugli obiettivi e sulla valutazione del nostro percorso.

Schede settimanali

Le schede settimanali.

Tanto comodo spazio per appuntare tutte le uscite e acquistare consapevolezza delle nostre abitudini di spesa.

Consuntivo annuale

In questa sezione sono presenti i bilanci annuali per categorie, utenze, tasse e spese più significative. Calcoli a parte, questa sezione del Kakebo è fondamentale perché conclude un anno di tracciamento delle spese ed è il momento in cui riflettere sugli ultimi 365 giorni di gestione economica domestica.

Il Kakebo Demetra ci guida a dovere ponendoci domande fondamentali come “Quali voci di spesa hanno inciso di più?” oppure “Eri consapevole che fossero queste le categoria in cui spendi di più?”.

La differenza tra il Kakebo e la stragrande maggioranza delle applicazioni di tracciamento spese è proprio in questi “piccoli” spunti di riflessione. Sappiate che tracciare le spese non basta per migliorare la propria gestione economica. È necessaria un’analisi di noi stessi per capire se stiamo andando nella direzione giusta. A mio parere le domande presenti nel Kakebo Demetra centrano pienamente la filosofia del “libro dei conti di casa” giapponese.

Giudizio finale

Questa versione di Kakebo è perfetta per chi è alla ricerca di uno libro dei conti di casa semplice ed efficace senza troppi extra che potrebbero essere fonte di distrazione.

Personal finance is only 20% head knowledge. It’s 80% behavior!

Dave Ramsey

La versione Demetra vi ha già conquistati? Non siate impazienti! La sfida per capire quale Kakebo scegliere è ancora aperta.

L’Eco Kakebo di Altreconomia

Il quaderno dei conti di casa. Come risparmiare in modo ecologico e solidale.

Dimensioni: circa A5;
Peso: 254gr (è il più leggero);
Stile grafico: vivace e colorato;
Spazio: è stata data priorità all’impaginazione grafica a discapito dello spazio dedicato a spese e riflessioni;
Perpetuo: Sì (si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno);
Prezzo Amazon: 10,96€ (il prezzo potrebbe variare).

Introduzione

Questa sezione rappresenta il cuore del Kakebo di Altreconomia perché ci trasmette lo spirito dello strumento che abbiamo fra le mani. Le parole chiave utilizzate per descriverlo sono: il controllo, il risparmio, l’autodisciplina, il cambiamento e lo stile di vita.

Nell’introduzione è inoltre presente una tabella chiamata “La tabella delle alternative” che coniuga il risparmio ottenibile grazie al Kakebo con il nobile obiettivo del cambio delle nostre abitudini di consumo e stile di vita. Non stiamo quindi parlando solamente di uno strumento per risparmiare soldi. L’obiettivo del Kakebo di Altreconomia è risparmiare anche l’aria, l’acqua, le risorse naturali, la salute, il tempo, etc.

Manuale d’uso

Anche in questa versione di Kakebo il manuale d’uso è chiaro. Bisogna però ammettere che, a differenza del Kakebo di Demetra, gli autori non hanno pensato a rispondere alle difficoltà più comuni che potremmo incontrare in fase di compilazione: se lo stipendio ci venisse accreditato durante i primi giorni del mese come ci dovremmo comportare?

Inizio mese e consuntivo mensile

La sezione all’inizio di ogni mese.

Un punto a favore per questo Kakebo è la presenza di un breve scritto d’ispirazione all’inizio di ogni mese. Riporto qui di seguito i 12 temi trattati negli scritti: il risparmio, il denaro, la salute, il cibo, il commercio, i viaggi, l’ambiente, la mobilità, la cosmesi/pulizia, la sicurezza, l’energia e la tecnologia.

Lo stesso vale per il consuntivo mensile che contiene sempre 3 suggerimenti ed una citazione per migliorare il proprio risparmio in modo ecologico/solidale.

Dal punto di vista puramente finanziario, la sezione del consuntivo mensile presenta i calcoli di tutti gli altri Kakebo. L’unica nota dolente è la mancanza di spunti di riflessione sulle abitudini finanziarie del mese appena concluso. Gli autori hanno preferito inserire una tabellina chiamata “Il diario del mese” in cui inserire alcuni fatti degni di nota. Non sono nemmeno presenti delle sezioni per creare delle categorie personalizzate contenenti le spese per noi più significative.

Schede settimanali

A mio parere le schede settimanali di questa versione di Kakebo sono le meno spaziose. Per ogni giornata è possibile inserire solamente 5 diverse spese in ogni categoria. Questa limitazione ci obbliga alla compilazione a fine giornata in maniera tale da sommare le spese più frequenti come, ad esempio, il caffè al bar oppure gli snack ai distributori automatici.

Consuntivo annuale

Il consuntivo annuale.

Il Kakebo di Altreconomia ci presenta un bilancio annuale scarno rispetto alle altre versioni. Sebbene nel manuale d’uso si dica che il consuntivo annuale faccia parte delle “pagine di meditazione”, personalmente non ho avuto quest’impressione. Non sono presenti domande per stimolare le giuste riflessioni sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista ecologico/solidale.

Giudizio finale

Il Kakebo di Altreconomia è il quaderno dei conti di casa orientato al risparmio in modo ecologico e solidale. Sicuramente la parte di introduzione e i 12 scritti di ispirazione centrano l’obiettivo di fornire validi consigli per migliorare i propri consumi. Purtroppo non è stata curata altrettanto bene la parte relativa al “libro dei conti di casa” che, sicuramente fornisce tutti gli strumenti base di un Kakebo, ma dimentica di stimolare le giuste riflessioni sulle nostre abitudini finanziarie.

Se ora siete più indecisi che mai su quale Kakebo scegliere non vi resta che dare un’occhiata all’ultimo candidato.

Il Kakebo 2020 di Vallardi

Il libro dei conti di casa. Il metodo giapponese per imparare a risparmiare.

Dimensioni: circa A5;
Peso: 273gr;
Stile grafico: vivace e colorato;
Spazio: l’impaginazione è compatta e questo permette di avere decisamente più spazio rispetto alle altre versioni di Kakebo;
Perpetuo: No. Io ho comprato la versione 2020 (è consigliabile iniziarlo il 1° gennaio);
Prezzo Amazon: 10,96€ (il prezzo potrebbe variare);

Introduzione

Dopo averci presentato brevemente la storia della nascita del primo Kakebo (1904) ci si imbatte subito in una specie di contratto tra noi e noi stessi in cui ci viene richiesto di sottoscrivere il decalogo del buon kabebista! Dopo aver firmato ho avuto l’impressione di intraprendere una nuova esperienza personale grazie al libro che stavo stringendo fra le mani 🙂

Il decalogo del buon kabebista!

Manuale d’uso

Tralasciando il fatto che il manuale d’uso del Kakebo Vallardi va letto con la lente di ingrandimento, non c’è ombra di dubbio che questa guida sia la più completa. Presenta molti consigli pratici per gestire al meglio tutte le situazioni scomode e fornisce ottimi spunti per compilare al meglio il Kakebo. È inoltre presente una sezione per aiutarci a capire come gestire i pagamenti effettuati con carta di credito (questo è l’unico Kakebo che li considera).

Inizio mese

Come in tutte le altre versioni, all’inizio del mese vanno effettuati i calcoli per verificare qual è il budget a nostra disposizione e bisogna decidere quali saranno i nostri obiettivi e le promesse da mantenere.

Nell’edizione 2020 è stato aggiunto un consiglio (basato sulla cultura giapponese) all’inizio del mese con l’obiettivo di migliorare piano piano le nostre abitudini economiche e il nostro stile di vita. A mio parere sono stati scelti decisamente bene quindi ritengo sia necessario riportarveli.

Consigli per migliorare abitudini economiche

Consigli e riflessioni per migliorare il nostro stile di vita

Consuntivo mensile

Per quanto riguarda il consuntivo mensile, troviamo i calcoli e spunti di riflessione presenti anche nelle altre versioni di Kakebo con l’aggiunta della sezione della carta di credito. Per questi acquisti particolari è necessario segnare la spesa sia nelle schede settimanali sia nella tabella del consuntivo mensile assieme alla data di addebito. In questo modo è possibile prevedere eventuali uscite fisse da inserire nei calcoli di inizio mese relative al futuro addebito della carta di credito.

A mio parere prevedere una gestione esplicita delle uscite pagate con carta di credito è un valore aggiunto importantissimo. Questo metodo ci obbliga a segnare la spesa il giorno stesso dell’acquisto trattando la transazione fatta a credito come se fosse un’uscita vera e propria. Questo è l’unico modo per tenere a bada i pagamenti fatti con carta di credito che altrimenti rischierebbero di sfuggire al controllo del nostro budget perché invisibili fino alla data dell’addebito sul conto corrente.

Schede settimanali

Le schede settimanali.

L’impaginazione di questa versione di Kakebo permette di tracciare le spese in tutta comodità (13 righe per le spese di sopravvivenza, 12 per le spese opzionali e 7 per le spese relative alla cultura ed extra).

Consuntivo annuale

Il questionario del consuntivo annuale.

Con il Kakebo Vallardi a fine anno c’è da lavorare! La versione 2020 ci fornisce ben 12 pagine per tirare le somme sui nostri ultimi 365 giorni di vita 🙂 Parlando di grafici, sono presenti:

L’ultima “fatica” è rappresentata da un questionario finale ben nutrito di domande alle quali è assolutamente necessario rispondere in tutta sincerità. Ne va del nostro futuro 🙂

Giudizio finale

A mio parere il Kakebo Vallardi centra al 100% l’obiettivo originario del Kakebo. Ogni sua sezione è ben curata per aiutarci a migliorare le nostre abitudini economiche facendoci riflettere grazie alle domande giuste. Non dimentichiamo i 12 consigli all’inizio di ogni mese che espandono ulteriormente l’impatto che questo piccolo libro può avere nella nostra vita.

Ma quindi? Quale Kakebo scegliere?

In conclusione vi propongo la mia personale classifica che spero possa finalmente darvi tutti gli spunti necessai per capire quale Kakebo scegliere:

3° posto: il Kakebo di Altreconomia

Questa versione è la meno spaziosa e di conseguenza l’operazione di tracciamento delle uscite settimanali risulta più complicata rispetto alle altre versioni. Sicuramente l’idea di coniungare l’educazione al risparmio alla sensibilizzazione nei confronti dei consumi è nobile ma quest’obiettivo ha portato a trascurare il vero e proprio scopo del Kakebo.

2° posto: il Kakebo di Demetra

Semplice, efficiente e spazioso. Questo è il Kakebo giusto per chi è alla ricerca dello strumento per controllare e migliorare le proprie abitudini economiche senza eccessive distrazioni.

1° posto: Il Kakebo di Vallardi

Vi presento il vincitore della sfida “Quale Kakebo scegliere?”! Cliccate sull’immagine per accaparrarvelo in fretta perché il 2019 sta per finire!

E queste sono le motivazioni:

Anche voi utilizzate un Kakebo diverso da quelli che ho recensito? Quanto siete riusciti a risparmiare grazie al suo utilizzo? Tracciare la vostra contabilità con carta e penna vi ha aiutati ad acquisire maggiore consapevolezza delle vostre abitudini economiche? Conoscete altri articoli in cui si possono trovare suggerimenti per capire quale Kakebo scegliere?

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